L'italia della mobilità sostenibile

  • Più trasporto pubblico, stop allinquinamento

    Lo smog causa ogni anno in Italia 56 mila morti secondo i dati dell’agenzia europea per l’ambiente. Serve un cambio radicale di investimenti sul trasporto pubblico locale: la sola città di Madrid dispone di 294 km di metropolitane ed in tutta la Spagna sono oltre 1.000 km; in tutta Italia sono solo 234 Km. Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’incremento del trasporto pubblico (possibilmente elettrico) porterebbe a un grande miglioramento della qualità dell’aria, nonché a grandi risparmi nel consumo di combustibili fossili (benzina, diesel) per il traffico privato. Per quanto riguarda quest’ultimo, la qualità dell’aria beneficerebbe anche da una diffusione dell’auto elettrica, ferma restando la priorità dell’impegno per il trasporto collettivo. Serve un piano industriale per la mobilità elettrica al 2030 che punti a un obiettivo di veicoli elettrici circolanti di almeno 10 milioni di unità e dotarsi di 100 mila punti di ricarica pubblica. Il sistema di incentivi auto va rimodulato a sostegno dell’acquisto di sole auto elettriche e indirizzando progressivamente gli incentivi alle vetture più efficienti e alle sole utilitarie, solo per la prima auto e modulati in base al reddito. Ribadiamo il nostro no al ponte sullo stretto di Messina opera inutile, inserita in un contesto ad alto rischio sismico ed idrogeologico e che sottrarrebbe 10 miliardi di euro ad opere e infrastrutture socialmente utili.

    L’alta velocità ferroviaria si è rivelata utile e potrebbe ancora essere utile su alcune tratte che congiungono grandi centri urbani favorendo spostamenti ad alto valore aggiunto. Non ha alcun senso in aree dove, come la Val Susa, già esistono altre forme di trasporto autostradale e ferroviario sottoutilizzate per mancanza di effettiva domanda di trasporto e dove la popolazione locale ha chiaramente espresso la propria contrarietà. Proseguire sul progetto della linea “Torino-Lione” comporta spese di grande entità, tempi molto lunghi e vantaggi irrisori.

  • Aiutare la conversione ecologica industriale anche socialmente

    Per realizzare la conversione ecologica industriale e renderla socialmente desiderabile è urgente adottare politiche industriali per le produzioni di componenti di veicoli elettrici, riconvertire filiere esistenti e favorire la nascita di filiere di recupero e riciclo delle componenti e dei materiali critici; politiche del lavoro per la riqualificazione degli addetti e favorire la mobilità dei lavoratori a rischio verso altri settori; politiche per l’istruzione che prevedono percorsi formativi a tutti i livelli.

  • Un Piano straordinario per il trasporto pubblico locale”

    Il 74% degli spostamenti riguarda distanze entro i 10 km e viene soddisfatto per oltre il 62% ricorrendo all’auto privata.

    Vogliamo affrontare le carenze organizzative, di infrastrutture e dotazione di mezzi per una più elevata qualità del servizio erogato; ampliare e mettere in sicurezza percorsi ciclabili e pedonali; digitalizzare tutti i servizi di mobilità; offrire tariffe agevolate e incentivi all’utilizzo delle alternative all’auto. Per raggiungere questi obiettivi si rende necessario rimodulare il fondo complementare del Pnrr pari a 30 miliardi di euro per destinarlo in via prioritaria agli investimenti sul trasporto pubblico. È necessario favorire lo smart working per tutti i lavoratori e lavoratrici la cui presenza non è richiesta fisicamente.

    Proponiamo inoltre che i trasporti pubblici locali e i treni regionali siano resi gratuiti per gli Under 30, così da promuovere nuovi modelli di mobilità fra le giovani generazioni.

  •  

Leggi tutto il
programma elettorale

2021 © Filippo Sestito. Tutti i diritti riservati.

Powered by