Il punto numero uno del nostro programma è la difesa e attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista. Rifiutiamo in particolare ogni forma di presidenzialismo, di rottura dell’unità nazionale, di negazione dei principi fondamentali su cui si basa la nostra convivenza civile. Siamo consapevoli che da troppi anni la Carta sia stata tradita nei fatti da chi ha consentito l’impoverimento di massa, l’emarginazione del lavoro, la dismissione dei beni comuni, il decadimento della partecipazione democratica e lo svilimento della dignità delle Istituzioni. Eppure proprio per questo noi riteniamo che ci si debba schierare senza cedimenti dalla parte di chi diede la vita per restituirci la libertà e consegnarci gli strumenti per costruire un mondo migliore.
Oggi più che mai.
Il mio programma elettorale
Ecco, sintetizzati per temi, i principali punti del mio impegno politico per le prossime elezioni politiche regionali.
L’italia, bellezza
Diciamo no alla privatizzazione della Città e dei Beni Comuni, che arricchiscono le multinazionali e producono maggiori costi al cittadino. La cultura neoliberista ha contaminato anche il pensiero progressista e di sinistra, così il nostro Paese è stato svenduto a società multinazionali. Dall’acqua a beni storici di immenso valore, a paesaggi montani, spiagge, a pezzi di città consegnati alla rendita e alla speculazione, in nome della “rigenerazione”, dell’efficienza, della modernità, che hanno privato i cittadini di beni che a loro appartengono per diritto e che devono poter trasmettere alle generazioni future...
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L’italia che ama gli animali
Vogliamo attuare, nel rigoroso rispetto dei tempi della Strategia comunitaria, gli obiettivi del 30% di aree protette, delle quali il 10% di aree a stretta protezione, individuando rigorosi criteri di individuazione in particolare delle aree a stretta protezione, per lo Stato e le Regioni...
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L’italia del lavoro
Da troppi anni in Italia il lavoro è offeso e maltrattato. Noi crediamo debba invece tornare al centro di tutte le scelte della politica. L’obiettivo è garantire a tutte e tutti un reddito degno, ma anche condizioni che consentano ogni giorno, insieme al tempo per il riposo e per la libertà personale, un tempo per la manutenzione e la cura degli ambienti e delle relazioni, superando il modello sessista della divisione dei compiti...
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L’italia è donna
La ricchezza e il benessere, la tenuta del tessuto sociale ed economico del Paese dipendono in parte decisiva dal lavoro femminile, sia in forma gratuita (lavoro di cura), sia retribuita. Tutto il lavoro necessario per vivere deve essere riconosciuto e contabilizzato. Il trend dell’occupazione femminile, fino alla vigilia della crisi causata dal Covid 19, decisamente positivo...
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L’italia che ama
Giustizia sociale, diritti civili, giustizia ambientale sono le facce di quella stessa medaglia che è la nostra vita. Battaglie che vanno portate avanti con la stessa convinzione e urgenza. Perché di un salario dignitoso in una città irrespirabile, non ce ne facciamo nulla. Perché di autobus che funzionano quando su quegli stessi autobus le persone lgbt+ vengono aggredite, non ce ne facciamo nulla. Perché le città pulite in cui le donne non trovano spazio, non ci interessano...
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L’italia della mobilità sostenibile
Lo smog causa ogni anno in Italia 56 mila morti secondo i dati dell’agenzia europea per l’ambiente. Serve un cambio radicale di investimenti sul trasporto pubblico locale: la sola città di Madrid dispone di 294 km di metropolitane ed in tutta la Spagna sono oltre 1.000 km; in tutta Italia sono solo 234 Km. Non c’è alcun dubbio sul fatto che l’incremento del trasporto pubblico (possibilmente elettrico) porterebbe a un grande miglioramento della qualità dell’aria, nonché a grandi risparmi nel consumo di combustibili fossili (benzina, diesel) per il traffico privato. Per quanto riguarda quest’ultimo, la qualità dell’aria beneficerebbe anche da una diffusione dell’auto elettrica, ferma restando la priorità dell’impegno per il trasporto collettivo....
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L’italia a rifiuti zero
L’Italia è il secondo paese consumatore di plastica in Europa: nel 2020 sono state consumate 5,9 milioni di tonnellate di polimeri fossili, corrispondenti a quasi 100 kg a persona. Il modello attuale di produzione e consumo ha causato una crescita esponenziale dell’inquinamento in numerosi ecosistemi marini e terrestri. Ogni anno finiscono in mare 11 milioni di tonnellate di plastica e si prevede che questa cifra raddoppierà entro il 2030 e quasi triplicherà entro il 2040. Introdurre il sistema di deposito su cauzione come primo punto per un “Piano plastica per emissioni zero al 2045”...
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L’italia sociale
Le città sono i luoghi di massima concentrazione di popolazione, attività e servizi ma anche la sede delle maggiori diseguaglianze. Intendiamo rendere le città più belle, più accoglienti, con più servizi, combattendo le diseguaglianze e assicurando a tutti il diritto di vivere in un ambiente sano, con servizi e edifici efficienti, accessibili, garantendo spazi adeguati, tutelando l’identità storica e culturale delle comunità. Intendiamo promuovere la realizzazione della città pubblica sottraendo gli spazi liberi alla speculazione edilizia per restituirli ai cittadini, mettendo in evidenza il fallimento di un modello di sviluppo che ha dilatato le città, impoverendole di servizi e spazi comuni.
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L’italia della pace
I nostri anni vedono un’angosciante ripresa da parte delle maggiori potenze mondiali della politica della forza e delle armi. La “terza guerra mondiale a pezzi” di cui ha parlato suggestivamente Papa Francesco è anche e soprattutto il prodotto di questa smodata volontà di dominio e di questa prevalenza della logica della forza e delle armi su quella della diplomazia, del dialogo, della politica a ciò ispirata. L’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina è l’atto più violento e drammatico e potenzialmente stravolgente di questa fase storica...
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L’italia che accoglie
Non esiste oggi nessuna emergenza migrazione e, nonostante il becero populismo della destra che alimenta razzismo e paure, non siamo di fronte a nessuna invasione, ma a percorsi migratori che rappresentano una risorsa demografica, economica e sociale fondamentale. Bisogna respingere e ribaltare le politiche della paura e della disumanità, dei respingimenti, dello sfruttamento e della marginalizzazione...
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L’italia della cultura
Il sistema dell’istruzione e della formazione è oggetto di un processo di snaturamento, rispetto alle finalità di liberazione ed emancipazione che la Costituzione gli assegna. Impoverito, precarizzato, burocratizzato e piegato alle logiche del mercato. È una spinta che viene da lontano ed ha caratteri globali, ma che nell’ultimo decennio, nel nostro Paese, e in particolare coi governi Renzi e Draghi, ha conosciuto una evidente intensificazione, di cui gli indirizzi del PNRR costituiscono un segno evidente. Ultimo atto, rivelatore di una china ancor più pericolosa e inaccettabile, è l’impressionante aumento della spesa militare, a fronte di una riduzione del bilancio dello Stato sull’istruzione...
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L’italia green
Dotarsi di una legge per il clima entro i primi 100 giorni come strumento normativo di coerenza e continuità delle politiche rispetto a obiettivi vincolanti e assicurare la produzione normativa e la sua implementazione a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale. Elementi essenziali includono obiettivi vincolanti e finalità coerenti con gli scenari scientifici, un Comitato scientifico indipendente di controllo delle politiche, obblighi emissivi settoriali, sistema di monitoraggio e valutazione, e la costituzione di assemblee cittadine per attivare la partecipazione e garantire inclusione...