L’italia che ama
Giustizia sociale, diritti civili, giustizia ambientale sono le facce di quella stessa medaglia che è la nostra vita. Battaglie che vanno portate avanti con la stessa convinzione e urgenza.
Perché di un salario dignitoso in una città irrespirabile, non ce ne facciamo nulla.
Perché di autobus che funzionano quando su quegli stessi autobus le persone lgbt+ vengono aggredite, non ce ne facciamo nulla.
Perché le città pulite in cui le donne non trovano spazio, non ci interessano.
Perché non c’è giustizia sociale se le persone con disabilità non vengono trattate con dignità nel rispetto dei loro diritti.
Il benaltrismo non fa parte della nostra cultura politica. Per noi non esistono classifiche di dignità. Esistono le vite delle persone, che vanno rispettate e a cui vanno garantite pari opportunità e pari dignità.Noi siamo qui a difendere quei diritti acquisiti e che oggi vengono sempre più spesso messi sotto attacco da chi vuole colpire le donne e la loro libertà di autodeterminarsi.
Siamo qui a lottare per la parità salariale e per creare le condizioni affinché le donne possano trovare il giusto riconoscimento in posizioni apicali e “ruoli decisionali”.
Siamo qui a difendere la legge che consente l’interruzione volontaria di gravidanza e soprattutto la sua possibile e corretta applicazione in tutte le nostre città.
Siamo qui a sostenere che le persone con disabilità devono avere pari diritti, perché una comunità, può dirsi tale solo se include i cittadini fragili.
Ed è per tutto questo che oggi ancora di più, si accende in ognuno di noi la consapevolezza che le battaglie per il riconoscimento dei diritti civili e delle libertà individuali siano imprescindibili e da portare avanti qui ed ora.
Ed è per questo che nel nostro programma trovano posto battaglie che riteniamo necessarie e che, con trasparenza e determinazione, ci facciamo carico di portare all’interno delle aule del Parlamento nella prossima legislatura.
Una legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo che non lasci indietro nessuno, che tuteli le persone lgbtqia+ e le persone disabili e che garantisca il diritto ad autodeterminarsi.
L’attuazione della legge 227 del 2021 – Legge delega sulla Disabilità e di quanto previsto dalla Legge 22 giugno 2016 n.112 (“Dopo di Noi”), nonché’ l’aggiornamento del Nomenclatore Tariffario degli ausili, protesici e non.
Una nuova legge sulla cittadinanza, che parta dallo ius soli e dallo ius scholae, per restituire piena dignità ai tanti e alle tante cittadine che “da straniere/i” contribuiscono alla ricchezza del nostro Paese.
Una legge sul fine vita che ascolti le disperate richieste di tante e tanti di poter mettere fine alla propria vita con dignità.
Una legge che regolamenti legalmente produzione, distribuzione e vendita di cannabis per gli adulti, che permetta la coltivazione per uso personale e favorisca la nascita di ambiti non profit di condivisione collettiva (Cannabis Social Club). Una legge che rimuova lo stigma e ripari ai danni del proibizionismo, a partire dalla cancellazione delle sanzioni penali e amministrative; che favorisca la nascita di una filiera di piccole imprese locali; che restituisca risorse al bilancio dello stato e le sottragga alle narcomafie, investendole nella prevenzione degli usi problematici delle sostanze, nel trattamento e nel reinserimento sociale, oltre che nell’informazione e nell’educazione; che garantisca la sostenibilità anche ambientale della produzione, la qualità e la tracciatura del prodotto; che liberi risorse delle forze dell’ordine dalla repressione dell’uso di cannabis alla prevenzione e repressione dei reati di rilevante allarme sociale.
Una legge che preveda all’interno delle scuole progetti e programmi che parlino di educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto di tutte e tutti per contrastare a monte quegli stereotipi di genere che sono la causa di bullismo, misoginia, abilismo e violenze di ogni tipo.
Una legge che preveda all’interno delle scuole progetti e programmi che parlino di educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto di tutte e tutti per educare alla diversità e contrastare a monte quegli stereotipi di genere che sono la causa di bullismo, misoginia, abilismo e violenze di ogni tipo.
Una legge sull’uguaglianza e la pari dignità familiare che dia risposte concrete e che spazzi via l’ipocrisia di voler mantenere le donne, i figli e le figlie delle famiglie arcobaleno e le persone lgbt+ un gradino sotto le altre.
Una legge che preveda l’estensione dei diritti e dei doveri delle coppie eterosessuali anche alle coppie dello stesso sesso: matrimonio egualitario, accesso alle adozioni per persone single e per le coppie dello stesso sesso, accesso ai percorsi di procreazione medicalmente assistita per donne e coppie di donne, riconoscimento di pari diritti per i figli e le figlie con genitori dello stesso sesso.
E ancora, una legge che metta fine alla barbarie dei trattamenti di conversione, dette terapie riparative, che attraverso pratiche di qualsiasi natura hanno come obiettivo quello di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona.
Una legge che vieti gli interventi chirurgici e le procedure non necessarie dal punto di vista medico sui bambini e le bambine intersex e la piena ricezione della Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 febbraio 2019 sui diritti delle persone intersex.
Con l’impegno di metterci in ascolto di chi attraversa e vive tutte le situazioni per trovare insieme soluzioni e vie che restituiscano piena dignità a tutti e tutte compresa la revisione della legge 164/82.
Perché rendere il nostro Paese e le nostre città luoghi sempre più accoglienti, solidali, liberi e inclusivi, è il nostro obiettivo.