Ciclo dei rifiuti
Basta emergenza rifiuti in Calabria. Da anni assistiamo al balletto istituzionale tra ampliamenti delle discariche esistenti e la necessità di conferimenti fuori regione o addirittura all’estero, con costi esorbitanti per i cittadini e risultati tutt’altro che positivi per il territorio, anzi. Del resto senza un impegno concreto per intervenire in modo strutturale sul ciclo dei rifiuti è difficile anche solo immaginare di risolvere il problema.
Il tema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti continua ad essere centrale. Non è più tollerabile ripetere lo schema delle discariche che continuano ad accogliere rifiuti sino al loro esaurimento per poi divenire fonti incontrollate di inquinamento che sfregiano in modo indelebile interi territori, intere comunità, in particolare nell’area di Crotone. Bisogna attivare subito i processi di raccolta differenziata e, soprattutto, creare le infrastrutture necessarie affinchè la differenziata sia sostenibile e duratura. Il ciclo dei rifiuti deve essere pubblico. Basta con le speculazioni dei privati, si tratta di un servizio troppo delicato per essere demandato ad interessi di parte, spesso interessi criminali.
Il ciclo dei rifiuti deve essere pubblico, le istituzioni devono assumere questa responsabilità una volta per tutte.
Le priorità da perseguire sono:
- riportare la gestione del ciclo dei rifiuti nella dimensione pubblica impedendo ogni forma di speculazione e malaffare a danno della salute dei cittadini e dell’ambiente;
- dotare la regione Calabria ed in particolare l’area di Crotone dell’impiantistica necessaria a sostenere la raccolta differenziata con le infrastrutture indispensabili affinchè sia sostenibile e duratura;
- lavorare per ottenere l’autonomia di ciascuna provincia nello smaltimento dei rifiuti prodotti a livello territoriale spingendo gli ATO provinciali ad assumere le decisioni di propria competenza.