Beni comuni, rigenerazione e sussidiarietà
L’idea di poter costruire attorno ai beni comuni processi di inclusione e partecipazione dei cittadini è ben radicata nel percorso di sviluppo sociale e culturale che ritengo necessario intraprendere. I beni comuni sono risorse a disposizione della collettività che offrono l’opportunità di sperimentare forme di aggregazione, di condivisione, di scambio e di cooperazione finalizzate a migliorare la qualità della vita delle nostre comunità.
Il compito delle istituzioni è quello di agevolare, sostenere ed accompagnare la partecipazione diretta dei cittadini e delle realtà del terzo settore nella programmazione e nella gestione di interventi ed iniziative che hanno l’obiettivo di valorizzare e rendere fruibili luoghi, spazi, beni materiali ed immateriali quale esercizio concreto del principio costituzionale di sussidiarietà che chiama tutti ad una partecipazione consapevole nel processo di crescita sociale e civile della nostra comunità.
Si tratta di percorsi di cittadinanza attiva che costruiscono senso comune ed appartenenza e che possono rigenerare intere aree urbane, centrali e periferiche, sulla base di una nuova idea di sviluppo che poggia le basi su una strategia complessiva che non può che nascere da un progetto politico alternativo allo sfruttamento fine a sé stesso ma affine ad una nuova visione che mette finalmente al centro la qualità della vita di tutti i cittadini.
Le priorità da perseguire sono:
- sviluppare politiche di riqualificazione e rigenerazione urbana attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni con interventi di cura e di valorizzazione dei beni comuni presenti nei diversi territori;
- censire e costruire attorno ai beni comuni presenti nella regione proposte e progettualità tese a connettere la dimensione sociale, ambientale, economica nelle diverse comunità in modo da generare valore e sviluppo.