L’italia che ama gli animali​

    • Biodiversità

      Vogliamo attuare, nel rigoroso rispetto dei tempi della Strategia comunitaria, gli obiettivi del 30% di aree protette, delle quali il 10% di aree a stretta protezione, individuando rigorosi criteri di individuazione in particolare delle aree a stretta protezione, per lo Stato e le Regioni.

      Crediamo inoltre che sia necessario adottare al più presto:

      • L’ Abolizione della caccia.
      • la proposta di norma inerenti i pagamenti per i servizi ecosistemici;
      • l’attuazione integrale delle norme di gestione dei Siti della Rete Natura 2000 individuando le competenze e gli operatori che permettano di completare i Piani di Gestione e renderli applicabili, monitorabili e fruibili;
      • la proposta di norma per la consapevolezza della rilevanza della biodiversità e per l’attuazione dei piani di monitoraggio gestiti dagli Enti territoriali di gestione;
      • la proposta di norma per il contrasto alla desertificazione, fenomeno collegato alla riduzione di habitat e perdita di biodiversità, per attuare politiche di diversificazione dei sistemi agro-silvo-pastorali e di tutela e recupero del suolo produttivo, secondo i criteri dell’agroecologia;
      • la proposta di norma per far sì che gli animali domestici e quelli selvatici non siano più considerati oggetti ma esseri senzienti anche nello spirito dell’art. 9 della Costituzione da poco modificato;
      • la proposta di norma per istituire il marchio di ” Cultore della biodiversità in campo agro-forestale ed eno-gastronomico”. 

    Serve inoltre un‘iniziativa per:

    • Migliorare le capacità gestionali di parchi e riserve nazionali e regionali, anche come territori chiave per l’applicazione delle politiche internazionali di contrasto ai cambiamenti climatici (adattamento e mitigazione) e di conservazione della diversità biologica, garantendo una gestione attenta ed evitando un uso distorto ed esclusivamente turistico dei territori.
    • Rafforzare l’attuazione, il ruolo e la cultura della Rete Natura 2000 in Italia, anche al fine di un ampliamento della rete per raggiungere l’obiettivo del 30% in modo efficace.
    • Attuare piani di gestione di specie minacciate, di specie che provocano problemi gestionali (alloctone, invasive) utilizzando sistemi ecologici, finanziare gli specifici programmi necessari.
    • Implementare la rete nazionale dei Boschi Vetusti e degli Alberi monumentali d’Italia, garantire la genetica autoctona dei semi forestali in uso da parte dei vivai forestali, nonché assicurare l’attuazione della Strategia Forestale Nazionale.
    • Ridiscutere la soppressione della Forestale, istituendo un nuovo Servizio Ambientale e Forestale (SAF), inteso come un moderno Corpo tecnico dello Stato, ad ordinamento civile, preposto alla tutela dell’ambiente, alla conservazione delle foreste, alla lotta agli incendi boschivi, alla protezione della fauna, alla difesa del suolo, al controllo, presidio e monitoraggio del territorio rurale (agro-forestale, montano, collinare e costiero) e alla prevenzione dei rischi naturali, con funzioni di polizia per il contrasto dei reati ambientali, pubblico soccorso e protezione civile.

    Protezione degli animali

    Tutela legale e istituzionale degli animali attraverso:

    • o introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati a danno degli animali e aumento del personale dedicato e formato nelle Forze di Polizia;
    • o realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati, con un numero unico d’intervento;
    • o inserimento del riconoscimento degli animali nel Codice Civile come esseri senzienti e non più come cose;  
    • o istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali e di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che unifichi le competenze sugli animali ora divise tra i Ministeri della Salute, della Transizione Ecologica, delle Politiche Agricole, della Cultura;
    • o sostegno in sede europea della proposta di nomina di un Commissario europeo per il benessere animale;
    • o ripristino della centralità delle politiche di tutela dell’ambiente e della biodiversità nelle azioni del Ministero della Transizione Ecologica.

    Tutela degli animali daffezione attraverso:

    • piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà, promuovendo il possesso responsabile degli animali attraverso campagne informative a livello nazionale;
    • revisione della normativa che regolamenta il commercio di animali d’affezione che preveda il divieto di commercializzazione e pubblicizzazione sulla rete e l’inibizione della vendita negli esercizi commerciali;
    • promozione di adozioni consapevoli; sostegno al volontariato sul territorio;
    • riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie, oggi soggetti a tassazione come “beni di lusso”, che aggrava le condizioni di difficoltà economica di chi ha accolto in casa degli animali come parte della famiglia;
    • incremento delle attività di controllo sulle strutture pubbliche e private convenzionate con le pubbliche amministrazioni per la custodia degli animali randagi.

    Tutela degli animali selvatici attraverso:

    • la caccia non può essere considerata uno sport, va abolita;
    • l’incremento delle aree protette, ricomprendendo in tali zone i siti della Rete Natura 2000;
    • il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica protetta e particolarmente protetta;
    • la creazione di una efficace rete per il recupero della fauna in difficoltà e il potenziamento e la diffusione di Centri recupero animali selvatici;
    • la prevenzione e repressione del bracconaggio, potenziando le sanzioni;
    • la previsione di azioni non cruente per la gestione delle specie cosiddette “invasive”;
    • l’attuazione dei divieti di importazione, detenzione e commercializzazione di animali esotici;
    • l’introduzione di un divieto di importazione, esportazione e riesportazione di trofei di caccia ottenuti da animali appartenenti a specie protette a livello internazionale;
    • il sostegno alle imprese dell’abbigliamento per la riconversione delle produzioni animali.

    Superamento delluso degli animali nellintrattenimento attraverso:

    • attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti;
    • estendendolo ai delfinari;
    • stop all’uso degli animali nelle feste locali, in zoo, acquari, palii, carrozzelle.

    Tutela degli animali allevati a fini alimentari attraverso:

    • moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi e sull’ampliamento di quelli esistenti anche con finalità di contrasto ai cambiamenti climatici e alla diffusione di zoonosi;
    • realizzazione, come nei Paesi Bassi, di un programma di riduzione degli animali allevati;
    • sostegno in sede europea della proposta legislativa della Commissione UE per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti in risposta all’iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age;
    • adozione anche a livello nazionale di misure che incentivino una transizione anticipata a sistemi di allevamento senza gabbie che garantiscano un efficace miglioramento delle condizioni di vita degli animali;
    • attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini;
    • promozione delle scelte alimentari vegetali e della riconversione della produzione alimentare verso prodotti a base vegetale, anche attraverso incentivi diretti e strumenti fiscali a supporto delle aziende che intraprendono la riconversione delle coltivazioni destinate alla produzione di mangime in coltivazioni per alimentazione umana;
    • adesione e sostegno a livello nazionale ed internazionale del Plant Based Treaty a complemento dell’accordo UNFCCC/Parigi (sistemi alimentari da adattare ai cambiamenti climatici);
    • sostegno alle iniziative in sede europea dirette all’introduzione di disposizioni volte a disciplinare modalità di cattura, allevamento, trasporto, detenzione e abbattimento più rispettose del benessere delle specie che non godono già di specifica protezione normativa;
    • disincentivazione e migliore disciplina dei trasporti di animali attraverso previsioni utili alla risoluzione delle criticità denunciate dalle associazioni;
    • maggiore tutela degli animali allevati completando l’avvio del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale, attraverso l’approvazione di standard adeguati e coerenti con il benessere animale per le singole specie allevate con la scelta di un’etichettatura trasparente per il consumatore su più livelli progressivi (di cui almeno due al coperto);
    • introduzione dello stordimento preventivo obbligatorio in tutti i tipi di macellazioni come già deciso da altri Paesi europei.

    Superamento della sperimentazione animale attraverso:

    • investimenti nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based” con la destinazione del 50% del totale dei fondi pubblici previsti allo scopo;
    • sostegno alla sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”

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