L’italia, bellezza
Difesa del patrimonio demaniale
Diciamo no alla privatizzazione della Città e dei Beni Comuni, che arricchiscono le multinazionali e producono maggiori costi al cittadino. La cultura neoliberista ha contaminato anche il pensiero progressista e di sinistra, così il nostro Paese è stato svenduto a società multinazionali. Dall’acqua a beni storici di immenso valore, a paesaggi montani, spiagge, a pezzi di città consegnati alla rendita e alla speculazione, in nome della “rigenerazione”, dell’efficienza, della modernità, che hanno privato i cittadini di beni che a loro appartengono per diritto e che devono poter trasmettere alle generazioni future
Per questo proponiamo che venga bloccato l’articolo 6 del “Decreto Concorrenza” e riviste le “Cartolarizzazioni “che mettono in vendita i Beni Demaniali (fra i quali caserme, abbazie, castelli)
Centri storici e la salvaguardia della bellezza
L’Italia non ha grandi giacimenti petroliferi, ma la sua grande risorsa culturale ed economica sta nella bellezza, bellezza degli straordinari paesaggi marini collinari e montani (non sempre rispettati), bellezza del grandissimo patrimonio di opere d’arte, di casali, di città murate, di borghi antichi, di centri storici unici al modo, racchiusi anche in piccoli sperduti comuni e, se volessimo e sapessimo vederli, nelle periferie delle città. Vogliamo recuperare e salvaguardare gli elementi costituenti la nostra identità, consapevoli che solo dalla loro conservazione può derivare benessere duraturo per il nostro Paese.
Molte leggi urbanistiche regionali e molti nuovi piani consentono manomissioni e alterazioni, fino alle demolizioni e alle nuove edificazioni con modifiche alle tipologie, anche con premialità volumetriche.
Proponiamo quindi che venga data piena attuazione all’art.9 della Costituzione, proteggendo il paesaggio ed i suoi elementi costitutivi, dal cemento e dall’asfalto e dall’inutile consumo di suolo. Il centro storico, elemento essenziale del nostro patrimonio storico e artistico deve entrare di diritto nelle aree tutelate per legge dell’art. 142 del Codice dei BBCC. La modifica dell’art.142, ponendo sotto tutela il centro storico come complesso bene culturale unitario, lo affiderebbe alla tutela istituzionale dello Stato, superando la precaria considerazione dei piani regolatori e delle leggi urbanistiche regionali.